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Equitalia: boom di rateizzazioni

Equitalia: boom di rateizzazioni

Autore: Emanuele La Fonte - Redazione Economia
Data: 18/08/2014 13:01:30

A causa anche della crisi che non accenna a diminuire, la maggior parte dei contribuenti italiani utilizzano la rateizzazione delle cartelle esattoriali per mettersi in regola con il Fisco.

Il record in tal senso è stato toccato in Luglio con ben 156.000 richieste di rateizzazione. Sono i dati da poco resi pubblici da Equitalia s.p.a. che ha reso noto anche il controvalore in denaro: 26,6 miliardi di euro.

La maggior parte delle rateizzazioni sono richieste da persone fisiche con una percentuale pari al 76,9% mentre società e partite i.v.a arrivano a rateizzare per un 23,1%. La maggior parte delle dilazioni riguarda debiti col Fisco per importi fino a 5.000 euro.

In testa alla classifica delle rateizzazioni troviamo la Lombardia con 384.000 richieste approvate. Segue il Lazio con 305.000 e la Campania con 265.000

Equitalia nel frattempo, mette in atto azioni di semplificazione a beneficio dei contribuenti: già dal 2015 le cartelle verranno notificate con allegato il piano di rateizzazione precompilato. Sarà così possibile scegliere subito se pagare il debito a saldo oppure dilaazionato 

«Si tratta di un nuovo passo avanti per migliorare il rapporto con i contribuenti che non dovranno più recarsi allo sportello o simulare il piano di ammortamento dal sito Internet, ma potranno avere a disposizione tutti gli elementi per decidere come pagare contestualmente alla notifica della cartella» è quanto dichiarato da Equitalia. 

Rosario Trefiletti (Federconsumatori) ed Elio Lannutti dell’Adusbef fanno notare che: «Anche se non ci sorprendono affatto, sia i dati di Equitalia relativi alle domande di rateizzazione (che a luglio hanno registrato il record di 156 mila richieste), sia quelli della continua diminuzione dell’indebitamento per consumi (credito al consumo) che secondo le nostre stime nel 2014 registra il -5%, rappresentano ulteriori segnali della situazione economica insostenibile in cui si trovano le famiglie italiane»,


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